(“Lo Stato Dell’Arte – Regioni d’Italia”, Padiglione Italia, 54 Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, a cura di Vittorio Sgarbi. Iniziativa speciale per il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia).
“Una ricerca senza fine”
Si è inteso, nel progetto compiutamente e minuziosamente realizzato, allargare il Padiglione Italia dell’Arsenale di Venezia oltre il suo perimetro naturale, già ampio, in una ideale dilatazione, territorialmente definita. Seguendo il metodo: non aut aut, ma et et. …
In ogni capoluogo di Regione o Città prescelta ci si poteva muovere come se si fosse usciti dai Giardini della Biennale o dalle Corderie dell’Arsenale …
… Da Aosta a Siracusa, tutta l’Italia artistica è stata chiamata all’appello, con segnalazioni senza regole di critici tra i quali …
… Si è voluto cercare con questo procedimento a mosaico di definire, con approssimazione, lo stato dell’arte in Italia, …
L’operazione mai prima tentata, nell’offerta di elenchi, raggiunge l’obiettivo di liberare le espressioni creative contemporanee dal principio di autorità che ne stabilisce la legittimità e i confini:un Ipse dixit supponente e sussiegoso. Quali sono i titoli per decidere cosa sia o non sia arte contemporanea, quale sia la soglia d’esistenza perché un artista sia riconosciuto tale? Un’impresa come questa non poteva che incontrare riserve e resistenze da parte di chi ha per decenni ritenuto di controllare indisturbato il campo, in un ruolo arbitrale indiscusso e incontrastato, da cui è derivata l’ingiustificata esclusione, senza giustificati argomenti. In questi termini l’esperienza si configura, anche paradossalmente, come la prima Biennale democratica, dopo gli anni della contestazione studentesca che, con altri mezzi, pose indubbio ogni principio di autorità e l’onnipotente prevalere del mercato. Quella fu la pars destruens, dalla quale è uscita una “Babele” dei linguaggi artistici, e la incontenibile democratizzazione delle esperienze artistiche.
Ma il mondo dell’arte è inevitabilmente sottoposto all’ideologia. Oggi, superate le ideologie, ogni scelta è lecita, ogni forma espressiva.
Se Dio è morto, appunto tutto è permesso. E sempre più labile è il significato del giudizio critico. …
Vittorio Sgarbi