…Io sono stato quello che in qualche maniera, ho avuto la fortuna d’avvicinare questi ragazzi, che sono stati fra i pochi studenti, seri e dubbiosi che ho trovato durante la mia brevissima esperienza all’Accademia di Belle Arti di Catania.
La cosa che mi colpì fin dai primi tempi, fu il loro modo di fare, dell’operare un loro dato poetico molto fertile, molto vivo. Il loro rapporto era anche straordinario, così vivo, così spensierato, così amabile, poi le manifestazioni e l’interesse sensibile e affettuoso di Piero Guccione, che via
via è entrato in questa scoperta, la sua presentazione sin dalle primissime mostre di Zuccaro e Puglisi, poi la disponibilità, và ricordata di Angelo Scandurra; di Gianni Longo la volontà, il suo affetto, ha aperto intorno a loro dei grandi cicli collezionistici, e poi farli partecipare alla mostra “Pitture” (avvenuta a Casa dei Carraresi a Treviso) che raggruppava quaranta artisti italiani.
Mostra che io e Piero siamo andati a vedere in anteprima, cercavamo i loro quadri, dove erano stati collocati, ebbene quando li ho visti è stata come una scossa per me, come se li avessi fatti io, “sono grandi questi giovani” ci siamo detti con Piero…
Franco Sarnari
(Trascrizione di parte dell’intervento di Franco Sarnari all’apertura della mostra Puglisi Zuccaro Il Passo delle Gru, 1997, villa Casentino, Valverde, pubblicato sul catalogo della mostra Puglisi-Zuccaro Parentesi da una collezione, opere dal 1991 al 1998, a cura di Gianni Longo, galleria Art’è, Acireale)